Cercherò di spiegare in pochi passi come ci siamo cimentati nella realizzazione di un erbario di classe.
Innanzitutto va detto che un erbario è una raccolta di campioni vegetali. I campioni di nostro interesse, vengono prelevati e successivamente, pressati ed essiccati. Questi passaggi possono essere eseguiti o grazie all’uso di una pressa botanica, oppure nel caso in cui non fosse in nostro possesso potremmo utilizzare anche grandi volumi che fungeranno da “pressa”. Andranno a schiacciare con il loro peso, i campioni scelti.
Una volta trascorso il tempo utile, i nostri campioni verranno identificati, classificati e conservati. L’attività di realizzazione, se eseguita con i bambini, diviene un valido strumento educativo – didattico, stimolando la loro curiosità e arricchendo il loro bagaglio di conoscenza.
A cosa serve un erbario?
La sua realizzazione nasce dall’esigenza di classificare un certo numero di esemplari, per poterli riconoscere e confrontare a distanza di tempo. Poiché nel nostro istituto, come classe seconda abbiamo aderito ad un progetto, intitolato Aula Natura, si è deciso di inserire nel giardino scolastico alcune specie tipiche della Macchia Mediterranea che a loro volta sono divenute oggetto di studio dei nostri piccoli alunni.
Occorrente
- campioni vegetali
- pressa botanica
- carta assorbente
- cartoncini 70×100
- cartone da imballaggio (2 rettangoli 35×50)
- scheda di rilevazione
- colla
- cordoncino
- matite colorate, pennelli, tempere.
Prima Fase
Cominciamo a raccogliere i nostri campioni, stiamo attenti a non danneggiare l’esemplare e utilizziamo, forbici e/o coltello sempre puliti e igienizzati. Adagiamo il nostro campione su un foglio di carta assorbente e posizioniamone su, un altro. Ora prendiamo tutto e posizioniamolo sulla pressa, sistemiamo le singole parti e richiudiamo con la tavoletta di legno (parte superiore della pressa) a questo punto basterà chiudere le quattro viti a farfalla che si trovano nei quattro angoli. Dopo qualche giorno, ricordiamo di controllare l’asciugatura cambiando la carta assorbente ma con estrema attenzione! I tempi per la totale e completa asciugatura, variano, sono necessarie dalle due alle quattro settimane, per i grandi esemplari, due, tre per fiorellini e foglie.
Seconda Fase
Ora avviamo il lavoro sui fogli, dividiamo a metà i nostri cartoncini 70×100, in questo modo organizzeremo le pagine che formeranno il nostro erbario. Intanto prepariamo la copertina, utilizzando il cartone da imballaggio che sarà rivestito a sua volta da un foglio più sottile. Personalmente, come si può notare sulla copertina ho inserito un inserto in legno (ricavato da una cassetta della frutta) sul quale con il pirografo, ho inciso il nome del nostro prezioso “libro”. Voi potrete sostituire il legno con un altro cartoncino scrivendoci su il nome. Una volta preparata la copertina, mettiamo all’interno i nostri fogli e con l’aiuto, prima di una matita dopo di un cacciavite, segniamo i punti che saranno bucati tutti insieme con un trapano. Dopo aver bucato tutti i fogli, utilizziamo un cordoncino per creare i nostri anelli, così da assemblare il tutto.
Terza Fase
Ora il nostro erbario è “quasi” pronto, mancano le nostre schede di rilevazione e i nostri esemplari. Per sistemare il campione basta utilizzare sul retro e sui lembi, piccoli pezzi di nastro adesivo. Una volta sistemato possiamo compilare la scheda con tutte le informazioni. E’ importante però ricordare che:
- Il nome volgare dell’esemplare, lo scriviamo in stampato maiuscolo;
- Il nome volgare (quello latino) lo scriviamo in corsivo;
- La famiglia d’appartenenza in stampato maiuscolo.
Dopo possiamo procedere alla compilazione di tutte le altre informazioni. Di seguito, inserisco la scheda di rilevamento botanico che abbiamo adoperato per il nostro erbario.
Ecco la scheda di rilevamento botanico che abbiamo adoperato
scheda.rilevazione.botanica
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